Finalità del business plan
Indice Finalità del business plan Il business plan come strumento di guida della Direzione Il business plan come strumento di comunicazione ai finanziatori/investitori esterni
Adeguati assetti organizzativi e controllo di gestione
Il controllo di gestione e la crisi d’impresa – Parte III
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Adeguati assetti organizzativi e controllo di gestione
di Luigi Brusa e Luciana Zamprogna
Consulenza controllo di gestione: i nostri servizi
Rischi d’impresa e controllo di gestione
Il controllo di gestione e la crisi d’impresa – Parte II
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Rischi d’impresa e controllo di gestione
di Luigi Brusa e Luciana Zamprogna
Consulenza controllo di gestione: i nostri servizi
1. Insufficienza degli indici di allerta della crisi
2. Rischio generale d’impresa e rischi particolari
3. Rischi particolari d’impresa: tipologia e impatto
4. Mappa strategica: FCS e FCR
5. Dalla mappa strategica agli indicatori di crisi
Indici di allerta e controllo di gestione
Il controllo di gestione e la crisi d’impresa – Parte I
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Indici di allerta e controllo di gestione
Impatto dell’obbligo degli indici di allerta sul controllo di gestione
di Luigi Brusa e Luciana Zamprogna
Consulenza controllo di gestione: i nostri servizi
1. Anticipare la crisi d’impresa: quadro normativo
2. Obbligatorietà del controllo di gestione
3. Tipologia degli strumenti del controllo di gestione
Costo orario di prodotto
Calcolo del costo di prodotto
Il costo orario
per il calcolo del costo di prodotto
di Luigi Brusa
Consulenza controllo di gestione: i nostri servizi
1. Modi di intendere il costo di prodotto
2. Il calcolo del “costo orario”: premessa metodologica
A) Significati della grandezza “costo orario”
B) Determinazione del costo orario medio
C) Esame delle singoli voci di costo del conto economico
D) Prima ricognizione critica dell’utilità del costo orario
3. Esempio di calcolo del costo orario
4. Analisi delle singole voci del conto economico
5. Riflessioni critiche sull’uso del costo orario
b) Calcolo del break-even e analisi correlate
d) Valutazioni di saturazione della capacità produttiva
Certificate Financial Statements
Certificate Financial Statements in H2020 Certificate on the Financial Statements in H2020 (Il servizio del nostro Studio per il rilascio del CFS)
Rendicontazione in Horizon 2020: il costo del personale dipendente
Rendicontazione in Horizon 2020: il costo del personale dipendente
Business plan modello: il nostro approccio
Indice 1. Quali competenze per un business plan vincente 2. Approcci alla costruzione del business plan: aziende in equilibrio, aziende in crisi, start-up 3. Il nostro modello di costruzione del business plan – Strategia in essere – Intenzioni strategiche – Mappa strategica e FCS – Piani d’azione e progetti operativi – Risultati attesi e bilancio […]
Conferimento ditta individuale
Conferimento ditta individuale.
Aspetti civilistici
Natura dell’operazione
Altrove abbiamo presentato le implicazioni civilistiche e fiscali di due possibili svolgimenti della vicenda economica di un’impresa individuale: la chiusura e la cessione. Nel primo caso, l’imprenditore decide di porre fine a una data iniziativa imprenditoriale chiudendo la propria impresa, che cessa quindi di esistere. Nel secondo, l’azienda è invece venduta, in toto o in parte, a un altro soggetto in cambio di un corrispettivo monetario: continua quindi a esistere, ma con una nuova titolarità. La scelta tra le due alternative è principalmente determinata dalla possibilità di realizzare, in ipotesi di cessione, un valore maggiore di quanto conseguibile con la liquidazione per stralcio dell’attivo patrimoniale e la successiva chiusura dell’impresa.
Una terza possibilità, della quale ci occupiamo, consiste invece nel conferire l’impresa individuale in una società, esistente o di nuova costituzione, in cambio di una partecipazione al suo capitale.
Questa operazione viene talvolta impropriamente indicata come “trasformazione dell’impresa individuale in società”. Il termine trasformazione è tuttavia improprio poiché, dal punto di vista giuridico, solo gli enti collettivi possono trasformarsi, siano essi società di persone, società di capitali, cooperative, associazioni, o altri enti. L’impresa individuale, per contro, non si trasforma in una società, ma è conferita in essa. Continua a leggere
Aspetti civilistici cessione ditta individuale
Cessione d’azienda
Aspetti civilistici cessione ditta individuale
Un imprenditore individuale può decidere di porre termine alla sua attività d’impresa in modi diversi:
- cessando l’attività e chiudendo l’azienda, con l’attuazione o meno di una procedura di liquidazione;
- conferendo la propria azienda, in cambio di una partecipazione al capitale dell’azienda conferitaria;
- cedendo l’azienda in cambio di un corrispettivo monetario.
Ognuna di queste alternative ha specifiche implicazioni di natura economico-finanziaria, civilistica, contabile, fiscale.
Qui intendiamo fare una disamina sintetica delle principali problematiche di natura civilistica riguardanti la cessione dell’azienda. Altri approfondimenti sono dedicati agli aspetti fiscali dell’operazione (fiscalità diretta e fiscalità indiretta). Pur concentrando la nostra analisi sul caso dell’imprenditore individuale, è opportuno ricordare che si tratta pur sempre di un’operazione di carattere straordinario, da affrontare con la dovuta consapevolezza, dopo averne attentamente esaminate le molteplici implicazioni.
Cessazione ditta individuale
Cessazione ditta individuale
Come liquidare e chiudere una impresa individuale
Le imprese nascono, si evolvono, muoiono o – per usare un’altra espressione – cessano la loro attività.
Anche quest’ultima fase rientra nel ciclo di vita di un’impresa e, sebbene, si preferirebbe sempre poter parlare di realtà imprenditoriali nuove, in crescita o, comunque, vitali, non si può prescindere dal considerare anche il caso delle imprese che decidono, per motivi diversi, di “chiudere i battenti”.
Ci soffermiamo sulle ditte individuali e sugli adempimenti richiesti nel caso in cui si voglia cessare volontariamente l’attività, cioè non a seguito di procedura concorsuale. Anche nel caso di cessazione volontaria devono, infatti, essere rispettate delle osservanze che, sia pure meno complesse rispetto a quanto richiesto alle imprese in forma societaria, richiedono comunque un insieme di passi, su cui si richiama l’attenzione, e che riguardano diversi aspetti dell’operare d’impresa, di natura civilistica, fiscale, previdenziale, con i connessi risvolti contabili. Continua a leggere
Adempimenti cessione ditta individuale
Imposizione diretta cessione ditta individuale
Horizon Europe – Certificate on the Financial Statements
Il “Certificate on the Financial Statements” in Horizon Europe
Valutazione rischio partecipate pubbliche
Misurazione del rischio di crisi e sistemi di pianificazione e controllo nelle società a partecipazione pubblica
di Luigi Brusa
Valutazione rischio partecipate pubbliche: i nuovi obblighi introdotti dalla legge Madia
Nella recente normativa riguardante le società a controllo pubblico (D.Lgs. n. 175/2016 “Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica”) è previsto tra le altre cose che le società a controllo pubblico debbano predisporre speciali programmi di valutazione del rischio di crisi aziendale e ne informino l’assemblea dei soci nell’ambito della relazione sulla gestione.
Si tratta di obblighi che riguardano quello che nella terminologia economico-aziendale viene definito il rischio economico generale d’impresa. Quest’ultimo è inteso come eventualità che l’azienda non abbia nel tempo una stabilizzata attitudine a rimunerare tutti i fattori produttivi e, a sua volta, si manifesta attraverso i vari rischi particolari (ad esempio rischio di mancato incasso dei crediti commerciali, rischio di portafoglio fornitori squilibrato, ecc.).