Articoli

Finalità del business plan

Indice Finalità del business plan Il business plan come strumento di guida della Direzione Il business plan come strumento di comunicazione ai finanziatori/investitori esterni

Business plan: domande e risposte

Business plan: domande e risposte

Studio Zamprogna & Brusa

Il business plan, o piano industriale, fino a non molti anni fa era uno strumento di interesse e alla portata di imprese di una certa dimensione, mentre per le PMI rappresentava un oggetto estraneo alle proprie esigenze, se non addirittura un oggetto misterioso.

Oggi non è più così, essenzialmente per due ragioni, tra loro collegate.  La prima è la rilevanza del fenomeno “start-up”, in particolare di quelle innovative, e l’interesse a  farle decollare. La seconda è l’esigenza di giustificare e documentare i propri piani di business ed i risultati attesi per ottenere da finanziatori esterni i capitali necessari a realizzare gli investimenti  progettati, si tratti o meno di start-up. In realtà esiste una terza ottima ragione, la più naturale e interna all’impresa, che è quella di guidare meglio l’azione manageriale, facendone salire il livello qualitativo. 

Continua a leggere

Business plan per le PMI


Guida business planIl business plan per le PMI

Studio Zamprogna & Brusa

Continua a leggere

Strategia di business e variabili organizzative

Strategia di business e variabili organizzative

Un modello concettuale e un caso aziendale

Prefazione tratta dal libro di Luigi Brusa incentrato sulle relazioni tra strategia di business e le variabili organizzative.

Questo lavoro ha un oggetto che chiama in causa due dei capisaldi della letteratura e della prassi manageriale delle aziende. La strategia di business, da un lato, e l’organizzazione aziendale, dall’altro. L’oggetto specifico sono le relazioni tra strategia e organizzazione, da lungo tempo studiate, sia in prospettiva storica (si pensi alle ricerche di Chandler fin dai primi anni ’60 del secolo scorso), sia in ambiti geografici differenti (gli studi, dapprima circoscritti alle imprese americane, sono stati estesi ad altri contesti, come Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, ecc.).

Tuttavia, gli studi menzionati, benché di alto profilo e di grande interesse, così come altri contributi successivi, si sono solo parzialmente preoccupati di approfondire i legami tra i due gruppi di variabili, entrando nella “scatola nera” della strategia e in quella dell’organizzazione. Continua a leggere